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Semester | fall semester 2012 |
Course frequency | Once only |
Lecturers | Letizia Lala (letizia.lala@unibas.ch, Assessor) |
Content | È aperta da tempo la discussione sulla necessità di semplificare l’italiano della burocrazia, troppo spesso incomprensibile per la maggioranza della popolazione. Sebbene in effetti le amministrazioni pubbliche siano – o almeno dovrebbero esserlo – al servizio dei cittadini, troppo spesso le norme, i regolamenti, le circolari che esse emanano sono scritti in un linguaggio oscuro, farcito di formalismi e tecnicismi. In questo modo, scrivendo in maniera poco chiara, e per i più talvolta incomprensibile, di fatto esse negano un diritto, ostacolano il rispetto delle normative, e ampliano la discrezionalità di chi interpreta e attua le norme. Nella consapevolezza che semplicità e chiarezza dovrebbero essere condizione essenziale per una comunicazione trasparente tra amministrazione e i cittadini, diversi studiosi, spesso incaricati dalle istituzioni stesse, si sono soffermati a teorizzare le caratteristiche che dovrebbe avere un buon italiano amministrativo, semplice ed efficace. Questo tipo di sforzo, e lo sforzo di arrivare a regole utili per aiutare le amministrazioni a comunicare meglio con i cittadini, si trova oltretutto confrontato da qualche tempo con una nuova sfida: quella della comunicazione online, divenuta ormai imprescindibile per qualunque istituzione pubblica. L’introduzione del supporto elettronico sta richiedendo in effetti un ripensamento generale sulle caratteristiche di forma e contenuto dei testi trasmessi, legate alle peculiarità del nuovo mezzo, e alle necessità del pubblico di utenti. La questione teorica di come semplificare il “burocratese” viene così a collocarsi all’interno di una dimensione di osservazione ulteriore, che deve tener conto di una nuova realtà comunicativa e dei diversi strumenti concettuali da essa richiesti, sia in fase di realizzazione, sia in fase di fruizione. Molti ed interessanti sono gli studi realizzati a seguito di questo tipo di riflessioni, intorno ai quali verterà il contenuto del seminario, articolato in una parte più teorica e in una parte di lavoro attivo sui testi. |
Bibliography | Bibliografia: Amministrazione federale svizzera, Home page (http://www.admin.ch/index.html?lang=it). Beccaria, Gian Luigi (a c. di) 1973, I linguaggi settoriali in Italia, Bompiani, Milano. Cancelleria federale svizzera, Documentazione per la redazione di testi ufficiali (http://www.bk.admin.ch/dokumentation/sprachen/04850/05005/index.html?lang=it). Cortelazzo, Michele 1997, «Lingua e diritto in Italia. Il punto di vista dei linguisti», in L. Schena (a c. di), La lingua del diritto. Difficoltà traduttive. Applicazioni didattiche, Roma, CISU, pp. 35-50. Cortelazzo Michele A., Pellegrino Federica, 2003, Guida alla scrittura istituzionale , Roma-Bari, Laterza. Cortelazzo, Michele A./Pellegrino, Federica, Trenta regole per scrivere testi amministrativi chiari (http://www.maldura.unipd.it/buro/trentaregole.html#1). De Mauro, Tullio 1991 [1963], Storia linguistica dell’Italia unita, Roma-Bari, Laterza. De Mauro, Tullio 1997, Guida all’uso delle parole, Roma, Editori Riuniti. Doretto, Beatrice/Ursini, Flavia 2004, «L’amministrazione pubblica in rete», in Paolo D’Achille (a c. di), Generi, architetture e forme testuali, Atti del VII convegno della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Roma 1-5 ottobre 2002), vol. I, pp. 285-302. Egger, Jean-Luc 2011, «Le regole per la redazione dei testi uficiali in italiano nella Confederazione Svizzera», in Libertini (a c. di), pp. 42-50. Fiorelli, Piero 1994, «La lingua del diritto e dell’amministrazione», in L. Serianni/P. Trifone (a c. di), Storia della lingua italiana, vol. II, Torino, Einaudi, pp. 553-597. Fiorelli, Piero 1998, «L’italiano giuridico dal latinismo al tecnicismo», in I. Domenighetti (a c. di), Con felice esattezza. Economia e diritto tra lingua e letteratura, Bellinzona, Casagrande, pp. 139-183. Fiorentino, Giuliana 2007, «Web usability e semplificazione linguistica nella scrittura amministrativa», in Venier (a c. di), pp. 11-37. Fioritto, Alfredo (a c. di) 1997, Manuale di stile. Strumenti per semplificare il linguaggio delle amministrazioni pubbliche, Bologna, Il Mulino. Gotti, Maurizio 1991, I linguaggi specialistici. Caratteristiche linguistiche e criteri pragmatici, Firenze, La Nuova Italia. Libertini, Raffaele (a c. di) 2011, Il linguaggio e la qualità delle leggi, [= «Quaderni della Rete per l’Eccellenza dell’Italiano Istituzionale», n. 1], Padova, CLEUP. Lucisano, Pietro/Piemontese, Maria Emanuela 1988, GULPEASE: una formula per la predizione della difficoltà dei testi in lingua italiana, in «Scuola e città», 3, 31, marzo 1988, La Nuova Italia. Mortara Garavelli, Bice 2001, Le parole e la giustizia, Torino, Einaudi. Piemontese, Maria Emanuela 1998, «Il linguaggio della pubblica amministrazione nell’Italia di oggi. Aspetti problematici della semplificazione linguistica», in G. Alfieri/A. Cassola, La «Lingua d’Italia». Usi pubblici e istituzionali, Atti del XXIX Congresso della Società di Linguistica Italiana (Malta 1995), Roma, Bulzoni, pp. 269-292. Piemontese, Maria Emanuela 1999, «La comunicazione pubblica e istituzionale. Il punto di vista linguistico», in S. Gensini (a c. di), Manuale della comunicazione, Roma, Carocci, pp. 315-342. REI - Rete per l’eccellenza dell'italiano istituzionale (http://ec.europa.eu/dgs/translation/rei). Piemontese, Maria Emanuela 1996, Capire e farsi capire. Teorie e tecniche della scrittura controllata, Napoli, Tecnodid. Tavosanis, Mirko 2011, L’italiano del web, Roma, Carocci. Venier, Federica 2007, Rete pubblica. Il dialogo tra Pubblica Amministrazione e cittadino: linguaggi e architettura dell’informazione, Perugia, Guerra. |
Language of instruction | Italian |
Use of digital media | No specific media used |
Course auditors welcome |
Interval | Weekday | Time | Room |
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No dates available. Please contact the lecturer.
Modules |
Interphilologisches Modul (Bachelor's degree subject: Italianistik) Italienisch (Ausbildung zur Lehrperson für die Sekundarstufe I) Italienisch (Ausbildung zur Lehrperson für die Sekundarstufe I) Modul Interphilologie (Master's degree subject: Italian Language and Literature) Modul Methoden der italienischen Sprachwissenschaft (Master's degree subject: Italian Language and Literature) Modul Texte und Diskurse (Master's degree program: Language and Communication) Modul Theorie und Methoden literatur- und sprachwissenschaftlichen Arbeitens (Bachelor's degree subject: Italianistik) Modul Theorien und Methoden der Italianistik (Master's degree subject: Italian Language and Literature) Philologisches Modul, inkl. prüfungsvorbereitende Kolloquien (Bachelor's degree subject: Italianistik) Vertiefungsmodul Italianistik inkl. Prüfungsvorbereitung (Master's degree subject: Italian Language and Literature) |
Assessment format | continuous assessment |
Assessment registration/deregistration | Reg.: course registration; dereg.: not required |
Repeat examination | no repeat examination |
Scale | Pass / Fail |
Repeated registration | no repetition |
Responsible faculty | Faculty of Humanities and Social Sciences, studadmin-philhist@unibas.ch |
Offered by | Fachbereich Italianistik |