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Semester | fall semester 2011 |
Course frequency | Once only |
Lecturers | Angela Ferrari (angela.ferrari@unibas.ch, Assessor) |
Content | In italiano, l’ordine normale dei costituenti della frase è soggetto-verbo-complementi; si tratta infatti dell’ordine più diffuso dal punto di vista quantitativo, più neutro riguardo alle varietà linguistiche contemporanee, e più semplice dal punto di vista strutturale, nella misura in cui non chiede né aggiustamenti morfologici né adattamenti intonativi. La realtà della comunicazione linguistica ci mostra tuttavia che, accanto a questa possibilità di base, l’italiano offre altre alternative distribuzionali: per esempio, strutture in cui il soggetto segue il verbo (me l’ha detto Teo), o in cui l’oggetto nominale precede il verbo (Teo, l’ho chiamato ieri). Si parla in questi casi di “frasi marcate”, nel senso che l’ordine dei loro costituenti nucleari si scosta da quello canonico. Dopo aver imparato a riconoscere e a nominare le frasi marcate caratteristiche della lingua italiana, cercheremo di capire in modo approfondito da una parte il tipo di trattamento di cui sono state oggetto, dall’altra le loro forme e i loro significati. In questa prospettiva, mostrerò dapprima come esse siano state affrontate nell’ambito della grammatica e della retorica tradizionali; mi occuperò poi delle analisi che ne offre la linguistica moderna, misurando lo scarto rispetto all’approccio tradizionale. Vedremo allora che, per capire davvero forme e senso della frasi marcate, è anzitutto necessario distinguere i diversi livelli linguistici della loro strutturazione: sintattico, intonativo, semantico, comunicativo; e che in secondo luogo occorre procedere a descrizioni molto fini, che, oltre che della posizione dei costituenti, tengano conto di fenomeni morfologici e lessicali concomitanti. |
Bibliography | Bally, Charles 1932, Linguistique générale et linguistique française, Francke, Bern. Benincà, Paola/Salvi, Giampaolo/Frison, Lorenza 1988, «L’ordine degli elementi della frase e le costruzioni marcate», in Renzi, Lorenzo (a c. di), Grande grammatica italiana di consultazione, vol. I, Bologna, il Mulino, pp. 115-225. Berretta, Monica 1995, «Ordini marcati dei costituenti maggiori di frase: una rassegna», in Linguistica e Filologia 1, pp. 125-70. Ferrari, Angela 2003, Le ragioni del testo. Aspetti sintattici e interpuntivi dell'italiano contemporaneo, Firenze, Accademia della Crusca. Lambrecht, Knud 1994, Information structure and sentence form, Cambridge, University Press. Serianni, Luca 1988, Grammatica italiana, Torino, UTET. |
Language of instruction | Italian |
Use of digital media | No specific media used |
Course auditors welcome |
Interval | Weekday | Time | Room |
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No dates available. Please contact the lecturer.
Modules |
Interphilologisches Modul (Bachelor's degree subject: Italianistik) Italienisch (Ausbildung zur Lehrperson für die Sekundarstufe I) Italienisch (Ausbildung zur Lehrperson für die Sekundarstufe I) Modul Extending the View (Linguistics) (Bachelor's degree subject: Englisch) Modul Grundlagen der Italienischen Sprachwissenschaft (Bachelor's degree subject: Italianistik) Modul Interphilologie (Master's degree subject: Italian Language and Literature) Modul Sprache als System (Master's degree program: Language and Communication) Modul Theorien und Methoden der Italianistik (Master's degree subject: Italian Language and Literature) Philologisches Modul, inkl. prüfungsvorbereitende Kolloquien (Bachelor's degree subject: Italianistik) Vertiefungsmodul Italianistik inkl. Prüfungsvorbereitung (Master's degree subject: Italian Language and Literature) |
Assessment format | record of achievement |
Assessment registration/deregistration | Reg.: course registration; dereg.: not required |
Repeat examination | one repetition, repetition counts |
Scale | Pass / Fail |
Repeated registration | no repetition |
Responsible faculty | Faculty of Humanities and Social Sciences, studadmin-philhist@unibas.ch |
Offered by | Fachbereich Italianistik |