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18736-01 - Seminar: Il linguaggio delle amministrazioni pubbliche 3 CP

Semester fall semester 2007
Course frequency Once only
Lecturers Angela Ferrari (angela.ferrari@unibas.ch, Assessor)
Content «Troppo spesso le norme, i regolamenti, le circolari vengono scritti in un linguaggio oscuro e tecnicistico, più attento a rispettare i formalismi giuridici che a trasmettere disposizioni importanti per la vita dei cittadini». A dieci anni di distanza – e malgrado l’opinione pubblica sia sempre più sensibile a questo problema – le parole di Franco Bassanini, ex Ministro per la funzione pubblica della Repubblica Italiana, restano sostanzialmente ancora valide, a conferma del fatto che il linguaggio di chi lavora nelle amministrazioni pubbliche continua a «resistere» alle semplificazioni (richieste, auspicabili), a «sfuggirle», a «respingerle» (Fioritto 1997: 9).
Nell’ambito di questo seminario, dedicato appunto alla lingua delle amministrazioni pubbliche, ci porremo fondamentalmente due obiettivi.
(i) Cercheremo anzitutto di capire in che cosa stia l’oscurità di questo tipo di scrittura, analizzandone alcuni campioni in tutte le loro diverse componenti linguistiche (lessicale, morfosintattica, interpuntiva) e testuali (significato esplicito vs implicito, concatenazione logica e tematica dei periodi, disposizione delle informazioni ecc.). Vedremo allora che, a tutti i livelli considerati, la lingua delle amministrazioni pubbliche, accanto a tratti tipici dei linguaggi specialistici – e solo in minima parte evitabili –, ne conosce altri, non indispensabili per la sua interpretazione (anzi...), a cui, estendendo dal lessico a tutta la lingua un felice termine di Luca Serianni, si può dare il nome di tratti linguistici «collaterali», cioè retoricamente tipici di un linguaggio, ma non indispensabili per una realizzazione felice degli atti comunicativi.
(ii) Leggeremo, poi, i consigli che un gruppo qualificato di studiosi ha offerto ai dirigenti della pubbliche amministrazioni, ai responsabili dei singoli uffici, agli impiegati che comunicano direttamente con i cittadini al fine di semplificare il loro linguaggio (Fioritto, a c. di, 1987). Sono indicazioni che riguardano l’«organizzazione logico-concettuale» del testo (27-39), la «sintassi» (40-47), il «lessico» (48-58), la «punteggiatura» (59-60), l’«impaginazione dei documenti amministrativi» (121-167). Valuteremo i risultati della loro applicazione da un punto di vista pratico – riflettendo sul loro effettivo grado di leggibilità – e da un punto di vista teorico. Ci chiederemo cioè per quali ragioni determinati interventi sulla superficie della lingua producano semplificazioni interpretative, e se sia possibile elaborare un sistema generale di carattere esplicativo.
Bibliography Prime indicazioni bibliografiche

Cortelazzo, Michele 1988, «Lingua e legislazione», in G. Holtus/M. Metzeltin/Ch. Schmitt (a c. di), Lexikon der Romanistischen Linguistik, vol. IV, Tübingen, Niemeyer, pp. 305-311.
Cortelazzo, Michele 1997, «Lingua e diritto in Italia. Il punto di vista dei linguisti», in L. Schena (a c. di), La lingua del diritto. Difficoltà traduttive. Applicazioni didattiche, Roma, CISU, pp. 35-50.
Deon, Valter 1998, «Una lingua democratica: la lingua della Costituzione», in G. Alfieri/A. Cassola, La «Lingua d’Italia». Usi pubblici e istituzionali, Atti del XXIX Congresso della Società di Linguistica Italiana (Malta 1995), Roma, Bulzoni, pp. 195-212.
De Mauro, Tullio 1972 [1963], Storia linguistica dell’Italia unita, Roma-Bari, Laterza.
Fiorelli, Piero 1994, «La lingua del diritto e dell’amministrazione», in L. Serianni/P. Trifone (a c. di), Storia della lingua italiana, vol. II, Torino, Einaudi, pp. 553-597.
Fiorelli, Piero 1998, «L’italiano giuridico dal latinismo al tecnicismo», in I. Domenighetti (a c. di), Con felice esattezza. Economia e diritto tra lingua e letteratura, Bellinzona, Casagrande, pp. 139-183.
Fioritto, Alfredo (a c. di) 1997, Manuale di stile. Strumenti per semplificare il linguaggio delle amministrazioni pubbliche, Bologna, Il Mulino.
Gotti, Maurizio 1991, I linguaggi specialistici. Caratteristiche linguistiche e criteri pragmatici, Firenze, La Nuova Italia.
Mortara Garavelli, Bice 2001, Le parole e la giustizia. Divagazioni grammaticali e retoriche su testi giuridici italiani, Torino, Einaudi.
Piemontese, Maria Emanuela 1998, «Il linguaggio della pubblica amministrazione nell’Italia di oggi. Aspetti problematici della semplificazione linguistica», in G. Alfieri/A. Cassola, La «Lingua d’Italia». Usi pubblici e istituzionali, Atti del XXIX Congresso della Società di Linguistica Italiana (Malta 1995), Roma, Bulzoni, pp. 269-292.
Piemontese, Maria Emanuela 1996, Capire e farsi capire. Teorie e tecniche della scrittura controllata, Napoli, Tecnodid.
Serianni, Luca 1985, «Lingua medica e lessicografia specializzata nel primo Ottocento», in La Crusca nella tradizione letteraria e linguistica italiana, Atti del Congresso Internazionale per il IV centenario dell’Accademia della Crusca (Firenze, 29 settembre-2 ottobre 1984), Firenze, Accademia della Crusca, pp. 255-287.

 

Language of instruction Italian
Use of digital media No specific media used
Course auditors welcome

 

Interval Weekday Time Room

No dates available. Please contact the lecturer.

Modules Interphilologisches Modul (Bachelor's degree subject: Italianistik)
Modul Grundlagen der Italienischen Sprachwissenschaft (Bachelor's degree subject: Italianistik)
Modul Interphilologie (Master's degree subject: Italian Language and Literature)
Modul Methoden der italienischen Sprachwissenschaft (Master's degree subject: Italian Language and Literature)
Modul Research Skills in English Linguistics or Literature (Master's degree subject: English)
Modul Texte und Diskurse (Master's degree program: Language and Communication)
Modul Theorie und Methoden literatur- und sprachwissenschaftlichen Arbeitens (Bachelor's degree subject: Italianistik)
Modul Theorien und Methoden der Italianistik (Master's degree subject: Italian Language and Literature)
Philologisches Modul, inkl. prüfungsvorbereitende Kolloquien (Bachelor's degree subject: Italianistik)
Vertiefungsmodul Italianistik inkl. Prüfungsvorbereitung (Master's degree subject: Italian Language and Literature)
Assessment format continuous assessment
Assessment registration/deregistration Reg.: course registration; dereg.: not required
Repeat examination no repeat examination
Scale Pass / Fail
Repeated registration no repetition
Responsible faculty Faculty of Humanities and Social Sciences, studadmin-philhist@unibas.ch
Offered by Institut für Italianistik

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