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20885-01 - Seminar: Il sistema pronominale dell'italiano. Forme e funzioni 3 CP

Semester fall semester 2008
Course frequency Once only
Lecturers Angela Ferrari (angela.ferrari@unibas.ch, Assessor)
Content L’impiego scritto dei pronomi personali italiani è oggi piuttosto problematico. Lo sanno bene gli allievi, italofoni e non, che, come mostra il sito dell’Accademia della Crusca dedicato ai ‘quesiti sulla lingua’, si pongono, e pongono, domande come «Noi abbiamo difficoltà ad usare nel modo giusto lui o egli come soggetti: c’è una regola semplice da seguire?», «Fino a che punto è esatto l’uso comune – non solo giornalistico – del pronome gli sostitutivo del pronome loro?», «Se parlo a lei, quando posso dire gli parlo?». Partendo da queste domande concrete – e dalle risposte offerte via via dagli Accademici della Crusca – affronteremo i pronomi personali in modo sistematico e approfondito.
Andremo a vedere dapprima cosa ci dicono sui pronomi le grammatiche tradizionali e le grammatiche generative più recenti. Ciò ci permetterà di riunire informazioni di base su questo complesso aspetto della lingua italiana, così come di appropriarci della terminologia scientifica atta a nominarne le componenti e le distinzioni fondamentali (pronomi soggettuali vs pronomi oggettuali; pronomi zero; pronomi liberi/tonici vs pronomi legati/atoni ecc.).
In un secondo momento, più dialettico, passeremo dal sistema astratto al suo uso comunicativo. Basandoci su corpora reali di parlato trascritto, vedremo anzitutto alcuni aspetti della manifestazione dei pronomi personali nella comunicazione orale, il che ci condurrà ad affrontare non solo questioni di forma linguistica, ma anche problematiche semantico-pragmatiche quali la distinzione tra pronomi deittici e non deittici o la peculiarità interazionale del pronome di prima persona. Passeremo poi allo scritto, allargando la riflessione a tutte le forme offerte dalla lingua italiana per denotare un referente. Vedremo allora che la scelta tra un sintagma nominale ‘semanticamente ricco’, un sintagma più generico, un incapsulatore, una forma dimostrativa o un pronome dipende dall’intreccio di fattori diversi, in particolare: (i) dalla costruzione sintattica della frase (le subordinate strettamente integrate nella reggente non accettano sintagmi lessicali coreferenti con sintagmi della reggente); (ii) dal grado di coinvolgimento del locutore nella scrittura (scelta di sintagmi coreferenziali marcati dal punto di vista assiologico); (iii) dalla varietà di lingua (per esempio nella scrittura scientifica la ripetizione, invisa al registro standard-letterario, è benvenuta perché sintomatica del fenomeno delle non ambiguità e della monoreferenzialità); (iv) dalla struttura informativa dell’enunciato (il referente è nuovo o già noto? È un Topic o è il fuoco della predicazione?); (v) dall’architettura semantico-pragmatica del testo (progressione tematica e logica).
Bibliography Indicazioni bibliografiche

AA.VV. 1978, Sull’anafora. Atti del seminario dell’Accademia della Crusca, Firenze, Accademia della Crusca.
Andorno, Cecilia 2003, Linguistica testuale. Un’introduzione, Roma, Carocci.
Conte, Maria-Elisabeth 1999, Condizioni di coerenza. Ricerche di linguistica testuale, Alessandria, Edizioni dell’Orso.
Cresti, Emanuela/Moneglia, Massimo 2005, C-ORAL-ROM. Integrated reference corpora for spoken romance languages, Amsterdam-Filadelfia, Benjamins.
Givón, Talmy (a c. di) 1983, Topic continuity in discourse, Amsterdam-Filadelfia, Benjamins.
Korzen, Iørn 1996, L’articolo italiano fra concetto ed entità, Copenhagen, Museum Tusculanum Press.
Leone, Fulvio 2003, I pronomi personali di terza persona: l’evoluzione di un microsistema nell’italiano di fine millennio, Roma, Carocci.
Marello, Carla 1979, «Sull’anafora», in Mortara Garavelli, B., Il filo del discorso, Torino, Giappichelli.
Renzi, Lorenzo et al. (a c. di) 2001, Grande grammatica italiana di consultazione, 3 voll., Bologna, Il Mulino [i pronomi, il sintagma nominale, la deissi].
Serianni, Luca 1988, con la collab. di Castelvecchi, Andrea, Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria, Torino, UTET.

 

Language of instruction Italian
Use of digital media No specific media used
Course auditors welcome

 

Interval Weekday Time Room

No dates available. Please contact the lecturer.

Modules Interphilologisches Modul (Bachelor's degree subject: Italianistik)
Modul Interphilologie (Master's degree subject: Italian Language and Literature)
Modul Methoden der italienischen Sprachwissenschaft (Master's degree subject: Italian Language and Literature)
Modul Sprache als System (Master's degree program: Language and Communication)
Modul Theorie und Methoden literatur- und sprachwissenschaftlichen Arbeitens (Bachelor's degree subject: Italianistik)
Modul Theorien und Methoden der Italianistik (Master's degree subject: Italian Language and Literature)
Philologisches Modul, inkl. prüfungsvorbereitende Kolloquien (Bachelor's degree subject: Italianistik)
Vertiefungsmodul Italianistik inkl. Prüfungsvorbereitung (Master's degree subject: Italian Language and Literature)
Assessment format continuous assessment
Assessment registration/deregistration Reg.: course registration; dereg.: not required
Repeat examination no repeat examination
Scale Pass / Fail
Repeated registration no repetition
Responsible faculty Faculty of Humanities and Social Sciences, studadmin-philhist@unibas.ch
Offered by Institut für Italianistik

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